L'adeguamento del Piano Finanziario 2024 e 2025 e le nuove tariffe TARI passano con i voti della sola maggioranza.
I consiglieri di "Roccella in Comune" si oppongono con decisione all'aumento sconsiderato del nuovo PEF.
Ecco di seguito la posizione e la corposa relazione di "Roccella in Comune"
Il piano economico finanziario di previsione della TARI è lo schema che permette la rilevazione dei costi del servizio di gestione e smaltimento dei rifiuti urbani. Il nuovo PEF che portate in consiglio comunale quest'oggi ammonta a 1.454 mila euro, ben 265 mila euro in più rispetto al 2023 e addirittura 458 mila euro in più rispetto al PEF del 2022.
Siamo a livello di percentuale a un più 22 percento in un solo anno e al 45% in più in due anni. Voi potete dire e documentare qualsiasi cosa in via previsionale, che sia aumentato la qualunque, ma la cosa che politicamente ci interessa è che nulla è cambiato nell'erogazione ed nell'offerta del servizio, anzi se qualcosa è cambiato, è in peggio!
In merito al Piano Finanziario disposto dal Comune, per il suo carattere generico e riassuntivo non consente ai consiglieri di esprimere un chiaro parere perché non fornisce la possibilità di riscontro tra i dati complessivi indicati in esso e le scritture contabili della società (bilanci annuali analitici che devono essere presentati al Comune e che i consiglieri hanno diritto di esaminare per poter esprimere adesione o contestazione).
Esaminando la procedura di validazione del Programma economico finanziario abbiamo avuto modo di notare che la relazione dello Studio Commerciale LA FACE di Corigliano – Rossano riporta la data del 12 luglio, che la dichiarazione di veridicità sottoscritta dal Sindaco riporta la data del 12 luglio e che la data in cui il Sindaco medesimo attesta di aver trasmesso la documentazione per la successiva validazione è sempre il 12 luglio.
La procedura di validazione, per stessa dichiarazione del professionista incaricato consiste nella “verifica della completezza della coerenza e della congruità dei dati e delle informazioni necessari alla elaborazione del Piano Finanziario e viene svolta dall’ente competente o da un soggetto dotato di adeguati profili di terzietà rispetto al gestore”.
Ai sensi dell’art. 19 del Metodo tariffario rifiuti la verifica di cui sopra riguarda :
- la coerenza degli elementi di costo riportati nel Piano economico finanziario rispetto ai dati contabili;
- il rispetto della metodologia prevista nel Metodo tariffario per la determinazione dei costi riconosciuti;
- il rispetto dell’equilibrio economico finanziario del gestore.
Per fare ciò il professionista incaricato ha dovuto esaminare i seguenti documenti:
- Dichiarazione di veridicità ( datata 12.07.2024)
- Relazione al Piano finanziario della Società GF Ambiente srl ( non presente nei nostri allegati ma sicuramente composta da diverse pagine)
- Relazione di accompagnamento (circa 20 pagine)
- Istanza per maggiori costi (non presente nei nostri allegati, ma che sarebbe utile poter esaminare per verificare le motivazioni dei maggiori costi richiesti)
Oltre a tali documenti il professionista incaricato avrà sicuramente dovuto esaminare il Piano finanziario e la scheda riportante le tariffe.
Quindi la trasmissione della documentazione da esaminare da parte del Comune e la redazione della relazione di validazione da parte dello Studio Commerciale sono state effettuate nella stessa giornata.
Noi non contestiamo il metodo non avendo le competenze professionali dello Studio LA FACE, ma ci sembra sinceramente molto singolare che documentazione contabile e relativi allegati di una certa corposità possano essere esaminati e validati in così breve tempo.
Evidenziamo ciò soprattutto perché ci viene da pensare che i tempi così evidentemente ridotti per l’esame di una documentazione contabile potrebbero far presumere che tale relazione sia solo un pro forma superficiale e pre confezionata o peggio sia viziata da frettolosità o leggerezza nella valutazione di un argomento determinante che si traduce in rilevanti e gravose spese per i cittadini che devono corrispondere la tassa sui rifiuti
Il revisore dei conti nel suo verbale riferisce che:
“Il nuovo metodo tariffario ha l'obiettivo di incentivare il miglioramento dei servizi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti, omogeneizzare le condizioni nel Paese, garantire trasparenza delle informazioni agli utenti. Le variazioni tariffarie dovranno essere giustificate in presenza di miglioramenti di qualità del servizio o per l'attivazione di servizi aggiuntivi per i cittadini, contemplando sempre la sostenibilità sociale delle tariffe e la sostenibilità ambientale del ciclo industriale, nel rispetto degli equilibri della finanza pubblica locale”
In queste poche battute sta racchiuso tutto il senso di questo piano finanziario schizzato alle stelle:
1) il servizio di raccolta non è per nulla migliorato;
2) a livello di trasparenza nulla viene comunicato ai cittadini se non solo propaganda;
3) non ci sono stati servizi aggiuntivi se non marginali;
4) purtroppo è ben noto che, in virtù dei redditi delle famiglie e soprattutto dei bilanci delle partite iva non si tiene conto affatto della sostenibilità sociale.
Ecco, forse, abbiamo capito che quel 22 per cento in più rispetto all'anno scorso è per rispettare gli equilibri della finanza pubblica locale, disastrata dall'aver sempre reso molto alto il PEF ed aver costituito un grosso buco nero a causa di chi non riesce a pagare il tributo perchè le tariffe sono fuori controllo e sproporzionate rispetto ai redditi delle famiglie e agli utili delle attività commerciali.
Ritornando ai servizi peggiorati, è sotto gli occhi di tutti che le periferie - anzi diciamo meglio le strade e i rioni che sono al difuori del circuito del centro della città - sono trascurate e non esiste nessuna pulizia se non limitata a una volta all'anno e in maniera molto superficiale; la disinfestazione è fatta a macchia di leopardo e il paese è pieno di insetti e ratti. Forse finalmente quest'anno, in occasione delle elezioni, avete ripulito il bacino della collina intorno al castello che in passato è stato oggetto di pericolosi incendi a causa del completo abbandono e degrado, mandando in fumo milioni di euro investiti per la realizzazione del percorso panoramico intorno al castello.
In merito alla Raccolta e smaltimento facciamo notare che la Jonica Multiservizi è attualmente sprovvista di bidoncini per la raccolta differenziata. Di conseguenza i cittadini per conferire i rifiuti in adeguati contenitori come previsto, devono utilizzare quelli ormai malandati che non garantiscono il contenimento adeguato dei rifiuti oppure dotarsi di contenitori diversi. Si chiede quindi la sollecitare la Multiservizi di richiedere e rifornirsi del materiale mancante funzionale alla voce “raccolta dei rifiuti”;
Il personale, spesso senza nessuna preparazione o indicazione o strumenti appropriati per la pulizia, è assunto solo per creare clientelismi e non per garantire un lavoro efficiente sull'intero territorio.
Noi siamo dal parere che non esiste un territorio di serie A e uno di serie b e C. Tutto il territorio merita rispetto e attenzione. Abbiamo proposto un sistema di intervento rapido che risolva nel giro di una giornata tutte le emergenze viarie;
Avevamo in programma un sistema di pulizia a rotazione per intervenire su tutto il territorio mediante operazioni di spazzamento continuo. O anche intervenire immediatamente sulle grate rumorose della via Trastevere e di via Cannolaro mediante un sistema di ancoraggio che impedisca fastidiosi rumori.
Ritornando alla TARI la morosità di chi non paga i tributo, che fino a 15 anni fa si aggirava intorno al 20% dei contribuenti, oggi è salita nel settore delle attività produttive ad oltre il 50% a causa, ribadisco, degli scarsi ricavi che non sono certamente determinati dalla mancanza di professionalità degli operatori, bensì dalla alte tariffe rispetto ai guadagni, considerato che l'allungamento della stagione turistica è solo una illusione e un'utopia e gli incassi dei commercianti continuano a latitare e a non coprire le spese.
Ogni anno vengono stampati migliaia di atti di accertamento che vengono notificati alle famiglie e alle attività commerciali roccellesi che non sono riuscite a pagare.
Notifiche in cui ultimamente compaiono intimazioni di esecuzione forzata e fermo amministrativo delle auto.
Con questa gravissima situazione, il bilancio continuerà sempre di più ad essere condizionato da crediti difficilmente esigibili ed i cittadini continueranno a vedersi compromettere le loro economie e i loro beni mobili solo perché l’amministrazione comunale di Roccella ha deciso di dissipare risorse verso iniziative inconcludenti che non hanno creato e creano nessuna opportunità di sviluppo per il paese come è palesemente dimostrato dal fatto che siamo già a metà luglio e il paese continua ad essere vuoto di visitatori e turisti e i parcheggi del lungomare sono liberi, addirittura anche quelli non a pagamento!.
E’ necessario, inoltre, stigmatizzare il fatto che, addirittura, alcune somme, stanziate dal Governo attraverso il decreto sostegni bis anti covid, che potevano essere destinate per i buoni spesa alle famiglie più bisognose, l'amministrazione si è trattenuta nelle casse comunali ben 60 mila euro per compensare la tassa rifiuti. Ci vuole davvero cinismo per sottrarre somme per gli aiuti alimentari alle famiglie indigenti in quel momento difficile vissuto con il Covid con la chiusura delle attività e le ristrettezza di rimanere a casa e non lavorare.
Come pure è da disapprovare la scelta dell’amministrazione di non aderire allo stralcio fiscale stabilito dall’attuale Governo per venire incontro agli utenti morosi e consentirgli di sanare il loro debito.
Il nostro voto è contrario perchè nulla ha mai fatto l'amministrazione comunale per razionalizzare le spese e fare in modo che le tariffe diminuiscano. Mai nulla ha fatto l'amministrazione per far si che si attivi il progetto del "chi più ricicla, meno paga". Ci chiediamo quanto vale la virtuosità dei cittadini che separano i rifiuti in termini di premialità. A quanto pare non vale nulla, anzi vale l'aumento della tariffa del 45 per cento in due anni. Ci chiediamo dov'è andato a finire il progetto della realizzazione del compost per giardini, dall'umido conferito nell'impianto di Vazzano.
Altro che comune virtuoso qui siamo un comune strozzato!!