PER PASSARE DALLE APPARENZE AI FATTI CONCRETI
La canzone "Sogna, ragazzo, sogna" è un inno alla speranza, alla determinazione e alla capacità di realizzare i propri sogni. Le parole profonde e significative del testo, scritte dallo stesso Roberto Vecchioni, ispirano chiunque abbia un desiderio nel cuore a non smettere mai di credere in se stesso e a lottare per ciò che vuole raggiungere

Sogna, ragazzo, sogna, inno alla speranza, alla determinazione, alla capacità di realizzare i sogni

L' ALTERNATIVA CHE SARA'

L' ALTERNATIVA CHE SARA'

LE POLITICHE SOCIALI PER UNA CITTA’ EQUA E SOLIDALE

Il grado di civiltà di una comunità si misura dalla capacità di dare risposte ai bisogni e alle istanze delle persone e soluzioni alle problematiche che si innestano nel tessuto sociale generando difficoltà e vulnerabilità.

La costante e progressiva diminuzione delle risorse provenienti dallo Stato ha significato per i Comuni avere meno risorse a disposizione per garantire tutti i servizi che devono essere offerti alla cittadinanza.

 Purtroppo, contemporaneamente a questa progressiva riduzione delle risorse si registra un aumento dei bisogni che determina una pressione sui Comuni generata dal crescere della domanda per l’erogazione di prestazioni sociali e di integrazione al reddito.

 E poi non dobbiamo dimenticare un altro dato importante e cioè che la maggior parte delle risorse attualmente dedicate al welfare sono composte da trasferimenti diretti ai soggetti che ne beneficiano per lo più attraverso indennità erogate dall’INPS. Una buona legge ispiratrice per programmare politiche e interventi sociali è la legge 328 del 2000, “legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”. Questa legge, in sostanza, ci dice che un sistema integrato di interventi e servizi sociali, promuove interventi per garantire la qualità della vita, pari opportunità ed eliminare ogni situazione di discriminazione, di bisogno e di disagio sociale e/o economico, individuale e familiare.

Questo processo poi deve coinvolgere tutti i soggetti territoriali, secondo il principio di sussidiarietà, a partire dalle associazioni di volontariato che rappresentano un’enorme ricchezza per la nostra cittadina e compresi i cittadini che sono coinvolti per il principio di partecipazione attiva.

 Sulla base dei principi e dei contenuti richiamati dalla succitata legge e dall’analisi della situazione attuale pensiamo sia importante rivedere il modo tradizionale di programmare le politiche sociali, per introdurre un modello sostenibile ma allo stesso tempo più efficace e più rispondente ai bisogni attualmente emergenti. Noi pensiamo che bisogna passare da un modello di welfare prevalentemente distributivo in cui cioè le risorse impiegate per le politiche sociali vengono distribuite nei vari servizi e interventi, ad un sistema che non ha solo lo scopo di potenziare e rendere più efficienti le attuali scarse risorse ma che vuole migliorare la qualità delle relazioni e della convivenza, è così che un territorio diviene comunità solidale.

E, ricordiamolo, una comunità è solidale quando c’è attenzione alle persone e ai bisogni e quando le istituzioni procedono alla valutazione dei problemi e determinano le strategie di utilizzo delle risorse disponibili per risolverli.

 

Tra gli interventi concreti che andremo ad attivare all’interno di questo complesso sistema per il sociale emergono:

 * Migliorare il servizio offerto dalla struttura dell’asilo nido soprattutto al fine di rispondere adeguatamente al bisogno delle famiglie nella cura dei figli rispetto all’orario di lavoro e di ogni impegno fuori dalla famiglia. Per essere più vicini e più attenti all’ascolto delle esigenze di queste famiglie proponiamo una “Consulta della famiglia” dove poter esprimere i problemi e individuare le giuste soluzioni.

 * Promuovere una politica della casa anche attraverso nuove modalità di gestione delle risorse messe a disposizione dalla Regione.

 * Interventi di sostegno al reddito per le famiglie che si trovano in una condizione di disagio economico al fine di ripristinare il principio di equità sociale e garantire a queste famiglie una minima qualità della vita. Abbiamo più volte in questi anni proposto di predisporre un “fondo di solidarietà” dal bilancio comunale per un incisivo sostegno a quelle famiglie a più basso reddito.

 * Promuovere un progetto che prevede il recupero delle eccedenze alimentari e distribuirli in ragione del bisogno. Questo progetto permette di trasformare lo spreco in risorsa ed è uno strumento in più per contrastare , quasi a costo zero, le nuove situazioni del bisogno.

 * Per sviluppare nuove forme di sussidiarietà e di solidarietà civica pensiamo di istituire una “banca del tempo e di mutuo aiuto” con l’aiuto importante e necessario delle associazioni di volontariato al fine di sostenere le famiglie in cui vive un anziano o un disabile e che non possono sostenere questo impegno solo con le proprie risorse.

 *Garantire il tempestivo avvio già dall’inizio dell’anno scolastico del servizio di assistenza scolastica agli alunni diversamente abili, attivare  un centro sociale per soggetti diversamente abili, un servizio di assistenza domiciliare agli anziani, dotare il comune di un servizio effettivo di assistenza sociale.

 ° Istituire il baratto amministrativo già in essere in altri paesi anche della Locride, con l’intento non far gravare la pressione tributaria comunale nei confronti delle famiglie più disagiate, ma nel contempo fare in modo che alcuni servizi, diversamente pagati con il bilancio comunale, possano essere coperti con la prestazione d’opera dei componenti di queste famiglie che sarebbero felici di rendersi utili per il paese e la collettività.

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