Nel Consiglio Comunale del 16 Ottobre scorso è stata formalizzata la presa d'atto della deliberazione della Corte dei Conti contro il Comune di Roccella Jonica e i suoi conti finanziari in disordine a partire dai bilancio 2015 fino ad oggi.
Ecco gli interventi dei nostri consiglieri.
Chi volesse consultare la Deliberazione integrale della Corte dei Conti del 22 Settembre 2025 può richiederla ai nostri consiglieri che provvederanno a trasmettervela
Il documento della Corte dei Conti inviato al Comune il 22.9.2025 -che fa seguito alla delibera-diffida del 19.3.2025- da intendere qui integralmente riportato e trascritto, premette che il Comune ha disatteso ripetutamente sia le richieste formulate nel 2019 di produrre gli atti contabili relativi agli accertamenti per gli anni dal 2015 al 2019, sia i successivi ripetuti inviti a trasmettere gli atti degli anni dal 2020 al 2023.
Evidenzia, pure, un persistente inadempimento del Comune a rispondere alle ripetute e continue sollecitazioni della Corte ed osserva che le note del responsabile finanziario e le dichiarazioni verbali, non forniscono idonee giustificazioni e non hanno consistenza, poichè divergono dalle produzioni del Comune.
La delibera ricorda all’Ente che ha in obbligo:
1) di adottare tutti i provvedimenti idonei a rimuovere ogni irregolarità,
2) di rispettare e mantenere gli equilibri di bilancio,
3) di rispettare gli obiettivi annuali di stabilità e di sostenibilità.
La Corte, evidenziata nel documento la propria funzione istituzionale che:
- accerta i comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria,
- verifica il rispetto degli obiettivi annuali di stabilità e degli equilibri economico-finanziari,
- valuta la sostenibilità degli indebitamenti,
- determina l’assenza di irregolarità contabili,
ha ordinato al Comune, con puntuale e precisa chiarezza, di eseguire le 17 prescrizioni indicate a pagina 47- 48 del provvedimento, misure correttive che si devono eseguire.
Nessuna di queste è stata posta in atto ed invece, il Comune, violando apertamente gli ordini del Magistrato ed in particolare quelli di cui ai punti 5 e 17 delle prescrizioni, ci propone di approvare il secondo, il terzo e il quinto argomento indicati nell’ordine del giorno, ma nessuno di essi, a nostro parere, rispetta le regole legislative.
Il gruppo di opposizione manifesta stupore per la persistente negligenza a produrre al Giudice i documenti da anni richiesti perchè il Comune doveva ottemperare agli obblighi sopra indicati ai numeri 1, 2 e 3 e per prima cosa ordinare la contabilità degli anni 2015-2023 per esibirla al Magistrato.
Orbene già nelle prime pagine della delibera indicata in epigrafe si legge che la Corte rilevava:
- negli anni 2021-2022-2023 una differenza di € 901,64 tra saldo tesoriere e saldo contabile;
- nell’anno 2021 una differenza di € 624.637 tra fondo cassa del Comune (€ 1.834.361) e fondo cassa delle scritture contabili (€ 1.209.724);
- nei tre anni sopra detti un saldo tra residui attivi e passivi di investimento notevolmente superiore alla giacenza dichiarata nei documenti contabili (si legga il quadro di pagina 7) ed un fondo cassa del tesoriere difforme dalle scritture contabili (si veda il quadro di pagina 6).
Queste iniziali irregolarità rendono evidente che le scritture contabili del Comune sono errate, quindi inattendibili, e mettono in luce le anomalie presenti nei bilanci dell’ Ente.
Alla Corte sono risultate altrettanto irregolari le anticipazioni di tesoreria poiché nel 2021 evidenziano un credito di € 131.655 che misteriosamente scompare nel 2022 senza lasciare traccia documentale di alcun utilizzo fino all’anno 2023, quando nello stato patrimoniale di esercizio si indica, sorprendentemente, che nel biennio 2022-2023 esiste un debito verso il tesoriere di € 625.131 !
La Corte ha rilevato che le affermazioni contenute nella nota integrativa del 30.4.2025 confermano “la sussistenza di un quadro gestionale confuso per tutto il periodo esaminato”, così a pagina 10 della delibera del Giudice il quale, evidenziando che il Comune di Roccella Jonica sforava ben tre parametri di deficitarietà (indicatori 3.1 - 13.2 – 13.3) e che ciò costituiva “un indice di allarme sulla tenuta dei conti in termini di sana, prudente e corretta gestione finanziaria”, chiedeva al Comune di indicare le azioni che aveva posto in essere per superare le predette criticità.
L’Amministrazione trasmetteva la delibera consiliare n. 17/2023 in cui riconosceva, nello esercizio 2023, debiti fuori bilancio pari ad € 313.723, riferiti a spese sostenute negli anni 2018 – 2021, sicchè la Corte rilevava la abnormità della operazione, peraltro eseguita in violazione di legge.
Ci domandiamo come sia stato possibile che il Comune virtuoso e capace di Roccella Jonica abbia assunto e pagato negli anni 2018-2021 spese per € 313.723 in assenza della copertura finanziaria e del preventivo impegno collocandole nello esercizio finanziario del 2023 tra i debiti fuori bilancio.
Mistero che merita un approfondimento, considerati i divieti di legge e le successive conseguenze giuridiche che ne scaturiscono.
Oggi il Comune propone di approvare gli atti 2, 3, 5 di cui allo ordine del giorno datato 9 ottobre, benchè essi contengono vizi identici a quelli della delibera consiliare n. 17/2023 e perciò esprimeremo voto contrario.
Tornando ora alle contestazioni di merito ci limitiamo ad osservare che la Corte nel prospetto riepilogativo di pagina 12 relativo ai risultati di amministrazione -prescindendo dalle discordanze delle scritture contabili- rilevava che nel triennio 2021-2023 la parte disponibile destinata agli investimenti, risultava negativa nel 2021, eguale a zero nel 2022 ed infine positiva nel 2023, ma la delibera consiliare di approvazione del rendiconto presentava nel 2023 un saldo zero; neppure il responsabile finanziario del Comune era in grado di fornire spiegazioni in proposito !
La Corte evidenziava ancora alle pagine 14 e 15 contenenti le precise contestazioni mosse al Comune, come risultava evidente anche dai grafici il disallineamento tra accertamenti e impegni; ciò dava ulteriore conferma dello stato di confusione gestionale del Comune poichè nella contabilità non vi era equivalenza tra impegni e accertamenti.
Invero cancellando un impegno finanziato dal fondo pluriennale vincolato il Comune doveva dichiarare la indisponibilità della corrispondente somma
di denaro del Fondo scritto in entrata, eseguendo gli atti amministrativi e contabili indicati a pagina 16 (cioè specificare le spese del 2021 e, stante la cancellazione nel 2023 di consistenti impegni finanziati dal FAL, indicare e dimostrare la destinazione delle relative e corpose somme, trasmettendo i cronoprogrammi degli investimenti e fornendo ragguagli sui residui attivi e passivi dei capitali (€ 8.871.797 ed € 9.769.089) al 2023, indicando e dimostrando la destinazione delle relative, corpose somme che il Comune aveva dichiarato “obbligazioni perfezionate” e che quindi aveva riscosso e pagato nello esercizio 2023.
Moltissime altre cose sarebbero da dire, ma ci limitiamo ad evidenziare, con riguardo alla verifica di congruità dello accantonamento al Fondo Anticipazioni Liquidità, che il Comune ricevute anticipazioni nel 2023 per € 3.466.561 non poteva utilizzare € 493.475 per pagare il debito del 2018 perchè, come prevede la legge, le anticipazioni del 2023 riguardano solo le spese per le quali è stata già prevista idonea copertura di bilancio e che sono riferibili allo esercizio finanziario dello stesso anno.
Nel ricordare conclusivamente che le scritture contabili dal 2014 ad oggi sono errate ed alterate, tanto è vero che la Corte dei Conti ha accertato (come chiaramente indicato alle pagine 45, 46 e 47) il disordine contabile, gestionale ed amministrativo sulla cassa e sui risultati finanziari, anche in relazione alla divergenza tra scritture contabili e delibere di approvazione dei consuntivi, e poi ha stigmatizzato la scarsa capacità di riscossione dei crediti, la mancata attivazione di azioni finalizzate al recupero dei crediti vetusti risalenti agli anni 2014 e seguenti, la persistenza di consistenti debiti nei confronti dello stato, della regione Calabria, della Sorical e della Arrical, l’acquisizione di beni e servizi in assenza di copertura finanziaria e di impegno di spesa, la mancata indicazione del debito residuo scaduto e della ITP (Idoneità Tecnica Professionale), la mancata trasmissione dei cronoprogrammi degli investimenti nonchè la errata contabilizzazione delle anticipazioni di liquidità, vogliamo quì evidenziare quanto ci appare favolistica la presentazione di un bilancio positivo della società Porto delle Grazie S.r.l. a cui il primo agosto 2025 veniva notificato quel verbale di accertamento (non comunicatoci fino a qualche settimana addietro perchè non ne sapeva nulla persino il soggetto al quale era stato consegnato “brevi manu”) in cui si rilevano debiti risalenti agli anni 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024 che per le sole imposte IMU e TARI ammontano ad € 384.922 (senza parlare di altri debiti) e quanto pure ci preoccupino le vicende della Jonica Multiservizi S.p.a. che ha registrato nel 2022 una perdita di € 26.729, nel 2024 altra perdita di € 33.044 e negli ultimi anni una grande perdita di affetto da parte dei cittadini roccellesi.
Claudio Belcastro
Un sindaco che non si prende neanche la responsabilità di firmare il riscontro alle note istruttorie, non facendo firmare neanche al revisore dei conti (sempre lo stesso, il dr. Angelo Francesco La Face, scelto e nominato dal sindaco e fatto votare in consiglio comunale il 27 dicembre 2022, nonostante ci è stato detto che sia stato nominato dal Prefetto e con la menzogna ci vorreste far intendere che è un tecnico super parties, quando invece non si azzarda di muovere mai nessuna criticità nei vari bilanci e variazioni di bilanci).
Facendo firmare soltanto al ragioniere Sansotta tentate di dare tutta la responsabilità al dirigente finanziario del Comune che si è insediato soltanto il 1° luglio 2021, mentre gli accertamenti finanziari partono dagli esercizi 2015/2017 in avanti…
Bisogna ricordare che la delega al bilancio dal 2019 fino a maggio 2024, proprio nel quinquennio degli accertamenti più intensi della Corte dei Conti, è stata mantenuta dal sindaco; nel 2024 (chissà perché?) il sindaco ha ceduto così “generosamente” questa delega all'assessore Scali che, secondo noi, molto ingenuamente e forse inconsapevolmente (non conoscendo cosa ci fosse di oscuro dietro i bilanci oggi sotto la lente d’ingranadimento della Corte dei Conti), l'ha accettata!!!
Per tutti questi anni ci avete fatto credere che i bilanci fossero sani e che il nostro Comune fosse virtuoso e all'avanguardia rispetto alla Calabria e al “mondo intero”. Ed invece emergono mancati aggiornamenti delle PEC, software gestionali obsoleti, sostituzione del dirigente finanziario a cui affibbiate di essersi lamentato per la carenza di personale, sminuendo i lavoratori Lsu/lpu. Crediamo che queste giustificazioni, soprattutto queste ultime, non sono venute dal dirigente finanziario, ma da voi politici per colmare le vostre lacune e negligenze. Perché anche se il ragioniere Curciarello si è andato via con quota cento nell’Agosto 2019, nella pratica non ha mai lasciato questo Comune senza la sua consulenza anche dopo il pensionamento.
Crediamo che le responsabilità siano politiche, di chi per mantenere la poltrona ha manovrato i conti in maniera tale che non si arrivasse al dissesto.
Noi non ci abbiamo mai creduto al Comune virtuoso da voi narrato e, fortunatamente, neanche il gruppo Roccella Futura e Roccella Bene Comune che si sono sempre opposti ad ogni bilancio e lasciato impronta delle loro perplessità nelle passate legislature.
Qualcosa non quadrava e non quadra rispetto al vostro dire di chiudere i bilanci in ordine: la forte pressione fiscale innalzata alle massime aliquote così come avviene soltanto nei Comuni commissariati, è stato sempre un monito per non credere alle vostre menzogne. Ecco i risultati: bilanci falsati e camuffati. E i nodi vengono al pettine!
Nelle vostre giustificazioni, ne le controdeduzioni inviate il 7 aprile scorso, ne l'adunanza pubblica del 6 maggio scorso tra il referente della corte del conti e il sindaco con il ragioniere, pare abbiano sortito sostanziali cambiamenti e convincimenti tra la deliberazione del 19 marzo della Corte dei Conti con la deliberazione ultima del 18 settembre.
Ora vi toccano 60 giorni di tempo per adottare le misure correttive, prendere i provvedimenti per rimuovere le irregolarità e ripristinare gli equilibri di bilancio.
I correttivi dovranno essere trasmessi alla Corte dei Conti affinchè verifichi che effettivamente siano state rimosse tutte le irregolarità. Nel caso questi correttivi non verranno presi o la Corte darà esito negativo nella valutazione, le norme prevedono che verrà preclusa al Comune l’attuazione dei programmi di spesa per i quali è stata accertata la mancata copertura. La Corte trasmette gli atti al Prefetto che può avviare la procedura di dissesto che include lo scioglimento del consiglio comunale e la nomina di un commissario.
Ci siamo limitati a riferire il contenuto della deliberazione della Corte dei Conti, guai a chi pensa che noi vogliamo lo sfascio del Comune, come qualcuno si è permesso di dire la volta scorsa. Noi avremmo voluto una vittoria elettorale per far diventare questo paese normale, con meno propaganda e più fatti concreti; siete voi che con questo disastro finanziario avete messo a rischio e a repentaglio il futuro di questo paese che rischia ,per causa vostra, nel caso venga dichiarato il dissesto, il blocco di pagamenti, interessi e pignoramenti, la riduzione del personale, l’aumento delle tasse locali e limiti alla contrazione di nuovi mutui e finanziamenti, fino a quando l’ente non verrà risanato attraverso un piano triennale gestito dai commissari straordinari.
Iervasi Nicola.
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