Consiglio Comunale del 27 Dicembre 2024
Considerato che avete approvato per gli anni 2023-2024 un gravoso correttivo della TARI con aumenti dal 28% al 46% per la necessità di raggiungere un equilibrio nel bilancio.
Considerato che, sempre per la stessa ragione, avete aumentato la tassa IMU per importi anche superiori al 100% rispetto a quelli che venivano pagati in precedenza.
Considerato che avete deliberato la richiesta di mutuo per anticipazione di 4 milioni di euro, consentendovi di superare la carenza di liquidità della cassa comunale.
Riteniamo che la problematica da affrontare non può essere limitata semplicemente e solamente alle questioni di revisione ordinaria per l’anno 2023 e di ricognizione annuale.
Ciò proprio in forza delle delibere che avete fino ad oggi approvato e dei documenti che ci avete fornito in visione.
Infatti non potete dimenticare che:
1) il Comune di Roccella Jonica è stato escluso dai finanziamenti regionali previsti per l’ampliamento cimiteriale a causa delle proprie pregresse ed esistenti morosità;
2) per quanto riguarda la tassa TARI (il gestore che cura il servizio “spazzatura” è la società comunale JONICA MULTISERVIZI) abbiamo un debito, di poco superiore ai 600.000 euro, che risale agli anni 2017 e seguenti, nei confronti della regione Calabria, a cui non sono stati corrisposti gli importi dovuti per “smaltimento dei rifiuti indifferenziati”;
3) per quanto riguarda la società PORTO DELLE GRAZIE, partecipata al 71% (cioè maggioranza assoluta) dal Comune di Roccella Jonica la problematica è molto più complessa e articolata e, quindi, dobbiamo riassumerla, sinteticamente, di seguito.
Non abbiamo compreso la ragione che vi ha indotto a sostituire il Dr. Fabio Filocamo (LAUREA 110 e LODE IN GIURISPRUDENZA, MASTER AD HARVARD, VASTA ATTIVITA’ GESTIONALE, INCARICHI PUBBLICI E PRIVATI DI RILIEVO) pur avendo ottenuto nel triennio 2019-2022 (segnato dal Covid) risultati eccellenti nella gestione (riduzione di costi e spese, 60% in più di contratti multistagionali, 27% in più di saturazione, 25% in più di fatturato, 250 gg di tutto esaurito, impianti portuali, mezzi e draga rimessi a nuovo, manutenzione aree, potenziamento dello impianto antincendio, attivazione della terza cabina, elettrificazione banchina, realizzazione di punti per fornitura luce e acqua, avvio di progetto e lavori di messa a norma, ripristino funzionale del cantiere nautico, primo utile della società e finanziamento di 12 milioni di euro) con il nuovo amministratore il quale, benchè privo dei titoli di studio posseduti dal Dr. Filocamo e delle competenze di natura giuridica ed economica necessarie, non solo percepisce una retribuzione superiore a quella del dr. Filocamo, ma con rara abilità ha aumentato i costi e i disagi nel porto, ha utilizzato 3 milioni di euro per sostituire la precedente pavimentazione con una nuova che, nonostante il “singolare” divieto di percorrenza, già si distacca dopo un anno dalla sua posa in opera, ha aumentato di ben 4 unità il personale che per dieci anni aveva operato a ranghi completi, ha dato in locazione la ristorazione al prezzo di soli 28.000 euro annui benchè il precedente e ben diverso contratto stipulato dal dr. Filocamo prevedeva il pagamento di 36.000 euro solo per un trimestre, ed, infine, non ha ottenuto uno soltanto tra tutti i risultati positivi raggiunti dal precedente amministratore !
Quanto evidenziato sta a significare che la Porto delle Grazie, società a responsabilità limitata con maggioranza pubblica, deve essere gestita da professionisti adeguati ed avere un consiglio di amministrazione efficiente in cui, per evidenti ragioni di chiarezza e linearità, devono essere presenti anche i consiglieri di minoranza.
Proprio perché la predetta società è a maggioranza pubblica deve attenersi al rispetto delle norme di diritto anche in materia di appalti, di concessioni, di assunzioni.
Solo in questo modo si garantiscono le regole di efficienza e trasparenza della Pubblica Amministrazione, regole che non possono essere demandate ad autonome decisioni di terzi o, addirittura, di privati cittadini.
Non possiamo pertanto condividere le attività svolte, le delibere adottate dal Consiglio Comunale ed i provvedimenti liberamente assunti dallo Amministratore delle nostre società perché, a nostro sommesso avviso, non rispettano princìpi e norme di diritto, non sono in linea con quelle regole di trasparenza e di buon andamento che devono connotare tutte le azioni della Pubblica Amministrazione.
Per le suddette ragioni formuliamo la nostra opposizione al punto 3 dello ordine del giorno e ribadiamo la richiesta di formazione del Consiglio di amministrazione in seno alle predette società e della nomina all’interno dello stesso dei consiglieri di minoranza.
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