PER PASSARE DALLE APPARENZE AI FATTI CONCRETI
La canzone "Sogna, ragazzo, sogna" è un inno alla speranza, alla determinazione e alla capacità di realizzare i propri sogni. Le parole profonde e significative del testo, scritte dallo stesso Roberto Vecchioni, ispirano chiunque abbia un desiderio nel cuore a non smettere mai di credere in se stesso e a lottare per ciò che vuole raggiungere

Sogna, ragazzo, sogna, inno alla speranza, alla determinazione, alla capacità di realizzare i sogni

L' ALTERNATIVA CHE SARA'

L' ALTERNATIVA CHE SARA'


venerdì 25 luglio 2025

"ROCCELLA IN COMUNE" SEGNALA L'ERRORE DI MONTAGGIO E LE BALAUSTRE DEL LUNGOMARE VENGONO SUBITO RIMOSSE

 


Al termine della messa in posa dell’asfato in catrame nel lungomare lato sud, qualcuno ha avuto “la genialata” di impiantare delle balaustre fissandole sul bitume della carreggiata a fianco del marciapiede. 

Un'idea “avveniristica”, frutto di un insieme di menti di alto spessore, tra amministratori, ingegneri, architetti e chi più ne ha e più ne metta!!!


Fra i tanti interventi e sopralluoghi dei consiglieri comunali di “Roccella in Comune” in tutto il territorio del paese, che ogni giorno si traducono in segnalazioni alle società o ai dirigenti comunali, c'è stata ieri mattina anche nostra questa segnalazione.

Abbiamo segnalato l'estremo obbrobrio di oltre un chilometro di balaustra impiantata spudoratamente nella catrame (che è come se l'avessero fissata nel nulla) che oltre a restringere la carreggiata avrebbe causato gravi incidenti alle autovetture che si fossero parcheggiate a fianco!


La nostra segnalazione è avvenuta al Comune alle ore 11,30 circa; nel pomeriggio di ieri la ditta, allertata, si è affrettata a rimuovere ogni pezzo di ringhiera. Non ce l'ha fatta a completare l'opera ieri pomeriggio ed ha ricominciato oggi di primo mattino. Alle ore 8 di stamattina delle balaustre non c'era più traccia!

Noi ci interroghiamo: chi ha ordinato di montare quelle ringhiere in quel modo? Dov'era il direttore dei lavori, il sindaco, gli assessori mentre si stavano montando, quando noi abbiamo capito chiaramente che si trattava di un lavoro assolutamente sbagliato?

Continueremo a vigilare, a combattere le gravi negligenze e superficialità di questa amministrazione, perché Roccella merita di più, i roccellesi meritano di più e i soldi pubblici vanno spesi con oculatezza, attenzione e nella direzione di migliorare il nostro paese e non a sfregiarlo come in diverse occasioni è successo e sta succedendo.

lunedì 21 luglio 2025

L'ASSEMBLEA DELLE MINORANZE EFFETTUA UN FOCUS SULLA SANITÀ DELLA LOCRIDE


Focus Sanità Locride.

A cura del Dottor Eliseo Sorbara, Delegato dell’Assemblea delle Minoranze Consiliari della Locride per la Sanità

L’ospedale di Locri definito Spoke lo é solo sulla carta, in quanto presenta tante criticitá. Esso é dotato di 243 posti letto di cui 220 di Degenza Ordinaria, con non più di 100 posti letto attivati quotidianamente per carenza di personale. Tutti i reparti sono carenti di personale Medico, di infermieri ed Operatori Socio Sanitari. Mancano inoltre tecnici radiologi e di laboratorio, Fisioterapisti, Logopedisti. I reparti che soffrono maggiormente sono Anestesia e Rianimazione, Cardiologia, Pronto Soccorso, Nefrologia e Dialisi, Fisiatria, Psichiatria, Neurologia, Pediatria, Medicina ecc. Carente é anche la strumentazione tecnologica, manca una Tac a 128 strati con la quale si possono fare tutti i tipi di Tac tra cui Cardio Tac, Enterotac, Tac Aorta Toracica ed Addominale, manca di un Laser in Urologia per la calcolosi Renale e per Adenomectomia Prostatica, manca un Laser Yag in Oculistica, oltre ad un Angio-OCT, Fluoroangiografo, PEV e Microscopio Operatorio, manca un Laser in Fisiatria, una Tecar, Onda d’urto, Apparecchi multifunzione, lettini elettrici, poltrona per riabilitazione del pavimento pelvico con il rischio di chiusura del Reparto di Fisiatria nel giro di un paio di anni, l’Odontoiatria sociale nata per dare un servizio ai disabili manca di un Riunito odontoiatrico da circa tre mesi in quanto quello esistente è fuori uso. Molti reparti sono carenti di diversi Farmaci, Presidi e Dispositivi Sanitari, che non vengono erogati dalla Farmacia Ospedaliera che ha il compito di fornire i reparti per come previsto dalla normativa vigente in materia. Il Servizio di Emergenza Urgenza presenta anche carenza di personale Medico e Paramedico con qualche postazione ancora chiusa per mancanza di personale, e tutto ciò provoca dei ritardi di intervento del 118 in qualche area della Locride. La criticitá più grande dell’Ospedale di Locri é la non idoneitá a livello strutturale, di impianto Elettrico, Impianto Anti Incendio, Igienico Sanitario, sulla Sicurezza, mancanza di scala Antincendio ecc. Bisogna pertanto intervenire per la ristrutturazione e messa a norma del Nostro Ospedale, lasciata all’ abbandono dai vertici Aziendali e dalla politica. I soldi ci sono sempre stati a partire dai soldi dell’art.20 legge n.67/1988 (Euro 14.460.793,17), Fondo Previsto dall’art.1 comma 95 della Legge 30 Dicembre 2018 n.145 (Euro 19.107.850,00) Fondo previsto dall’art.1 commi 14 e 24 della legge 27/12/2019 n. 160 (2.080.000.00) PR Calabria FESRFSE+2021-2027 (Euro 6.000.000.00) per un totale di Euro 41.648.643,17; soldi che ci sono sempre stati e per i quali non vi é stata mai la volontá politica del Commissario ad Acta Occhiuto per la messa a norma dell’Ospedale di Locri, quindi un suo fallimento sull’edilizia Ospedaliera di cui oggi é anche Commissario.

Per quanto riguarda la Cardiologia é necessario al più presto realizzare la sala Angiografica per impianti di Pace Maker e Defibrillatori per come previsto dal DCA n.78 del 26/3/2024 riguardante l’aggiornamento della Sindrome Coronarica Acuta. Il progetto definitivo é stato approvato il 27/2/2025, per cui é necessario fare subito la gara per la realizzazione della Sala Angiografica alla Ditta assegnataria dei lavori. Tutto ciò eviterebbe i trasferimenti in altri Ospedali che mettono a rischio i pazienti per il ritardi di impianti in merito, oltre ad un risparmio in termini economici per l’utilizzo di mezzi e di personale. Abbiamo il Direttore Dott. Aspromonte che ha le capacità e la certificazione di idoneitá per impiantare questi dispositivi.
Bisogna pertanto accelerare l’iter burocratico Amministrativo avviando rapidamente la gara per la ristrutturazione e messa a norma del Nosocomio Locrese. Ci preme anche ricordare che presso il Dipartimento della Regione Calabria é depositato l’atto Aziendale Adottato e Riadottato della Di Furia a (che avrá fatto la muffa) presentato in seguito al DCA di Occhiuto N.360 del 20/11/2024. In atto é vigente l’atto Aziendale del 2017 del Dott. Brancati, per cui si chiede al più presto tale approvazione che sicuramente dará la possibilità di potenziare l’ospedale di Locri. Un ringraziamento particolare lo rivolgiamo a tutto il personale Medico e Paramedico che lavora in Ospedale con turni massacranti, mantenendo aperti tutti i reparti. Noi vogliamo che l’ospedaledi Locri funzioni a pieno regime, mettendo il personale in condizioni ottimali per dare una offerta Sanitaria adeguata per tutti, per come sancito dall’art. 32 della Costituzione.
Per quanto riguarda il Distretto Territoriale della Locride le criticitá riguardano le cure Primarie per carenza di Medici di Medicina Generale e Pediatria di Libera scelta, e sono carenti anche le Guardie Mediche. Il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata non viene garantito a tutti per carenza di personale Medico, Infermieri, Fisioterapisti, Logopedisti, come già evidenziato. Gli ambulatori per visite specialistiche presentano carenza di attrezzature Sanitarie; vi é anche carenza di Farmaci e dispositivi Medici che non vengono erogati tutti dalla Farmacia territoriale; il servizio di Terapia del dolore per ammalati oncologici che prima fatto dal Dott. Serranò e dal Dott. Zannino è stato sospeso; manca l’Hospice che é quella Struttura che accoglie gli ammalati Oncologici terminali che li dovrebbe accompagnare a miglior vita.
Il servizio di Aggregazione Funzionale Territoriale non funziona pieno regime, oltre ad essere insufficiente come numero in quanto servirebbe uno a Nord o Monasterace o Caulonia e l’altro a Sud tra Bovalino e Brancaleone.
I C.O.T. vengono inaugurati ma sono solo scatole. Nel Distretto vi é una carenza di personale Medico, e per tale motivo si dovrebbero aumentare il numero di ore dei Medici utilizzati come previsto dalla normativa vigente Regione Calabria.
Sulla Prevenzione, infine, la Calabria è ultima tra le Regioni Italiane per quanto tiguarda gli Screening oncologici per il Tumore della Mammella, della Cervice Uterina e del Carcinoma colo-rettale, per cui l’incidenza di patologie tumorali é elevata con un enorme aumento della spesa pubblica per Chemioterapie ed altre cure.Purtroppo la Regione spende poco sulla prevenzione neanche il 3% e questi sono i risultati.
Come Assemblea delle Minoranze Consiliari della Locride, alla luce di quanto esposto dal nostro Delegato alla Sanità, Dottor Eliseo Sorbara, Consigliere di Minoranza di Locri, chiediamo al Presidende Occhiuto, alla Dottoressa Di Furia, al Capo del Dipartimento Salute, dottor Calabrò
ed a tutti gli organi preposti, un netto cambio di passo per ciò che riguarda l’Ospedale di Locri e la Sanità Locridea in generale in quanto la situazione è ben oltre al di sotto la soglia delle decenza. Sollecitiamo, inoltre, tutta la classe politica eletta nel territorio una presa di posizione chiara che superì le appartenenze partitiche e guardi con maggiore interesse alle problematiche ed alle sofferenze dei cittadini del territorio costretti sempre con maggiore frequenza a doversi spostare al Nord per potersi curare, con conseguente aggravio per i bilanci regionali già elevatissimi.

Pietro Sergi
Presidente dell’Assemblea delle Minoranze Consiliari della Locride.

domenica 20 luglio 2025

DISASTRO AMMINISTRATIVO


Da circa un mese gli uffici del Comune e della Polizia Municipale sono privi di linea telefonica; un disservizio aggravato anche dalla interruzione della linea internet che provoca l’isolamento del Comune da ogni contatto esterno e determina la sospensione di buona parte dei servizi comunali ed il blocco del lavoro per i dipendenti degli uffici.

Roccella sta precipitando verso il declino: 

    bilanci dal 2013 ad oggi, viziati da gravi irregolarità che sono al vaglio dell'organo di controllo della Corte dei Conti; 

    un piano strutturale penalizzante e discriminatorio, che se approvato in via definitiva creerà un serio freno allo sviluppo urbanistico del nostro paese; 

    una tassazione ai massimi livelli, scriteriata e sproporzionata rispetto ai redditi dei cittadini ed agli utili delle attività commerciali; 

    la tassa sui rifiuti che sta per essere recapitata alle famiglie roccellesi con cifre da capogiro come quelle dello scorso anno. 

Un Comune che è cattivo esempio della raccolta differenziata. I cittadini separano correttamente i materiali; il Comune, invece, i rifiuti delle feste, dei cestini del lungomare, della montagna di bustoni di Barruca, li accumula nella indifferenziata (quella che costa di più per lo smaltimento) aumentando le spese a carico dei cittadini di Roccella!

Ma il disastro di questa amministrazione non si ferma qui:

    Si sono perse l'autonomia scolastica (con la presidenza, la segreteria e gli uffici della scuola dell'obbligo trasferiti a Caulonia) e l'autonomia sanitaria (con la Guardia Medica reperibile a singhiozzo); 

    l’ampliamento del cimitero è ormai caduto nel dimenticatoio; 

    l’ex ospedaletto è stato ridotto a deposito dei mastelli dei rifiuti; 

    la struttura, che doveva essere destinata a mercato ittico, non è mai entrata in funzione ed è abbandonata all'incuria e al degrado; 

    l’ex edificio della Guardia di finanza è stato riacquisito dallo Stato perché il comune non ha eseguito i lavori necessari nei tempi previsti; 

    l'auditorium, dichiarato inagibile dai Vigili del fuoco, dopo un anno e mezzo è ancora chiuso senza essere interessato da alcun lavoro di adeguamento e manutenzione; 

    ancora oggi ci sono parti di condotte idriche in cemento amianto e zone del paese non collegate alla rete fognaria (Carcinara, Barruca, ecc.); 

    le strade sono piene di voragini e i marciapiedi sono trappole che causano incidenti a pedoni e disabili; 

       le contrade del paese sono prive di acqua o fornite di acqua contenente arsenico in valore superiore a quello consentito dalla legge.

Siamo di fronte a dei veri e propri scandali per quanto riguarda le opere realizzate o in via di realizzazione finanziate attraverso risorse pubbliche e del pnrr:

- Dopo 30 milioni di euro spesi per la ristrutturazione (non certo per il restauro che è tutt’altra cosa) e la realizzazione di un museo multimediale che non ha mai suscitato alcun entusiasmo, il Castello è stato aperto al pubblico solo il 17 luglio;

- Al porto si è consumato il più grave disastro a livello di servizi e di investimenti. Oltre al mancato dragaggio dell’imboccatura, che causa continui incagliamenti delle imbarcazioni, i diportisti protestano giustamente per la totale assenza di sicurezza delle imbarcazioni ormeggiate alla mercè di vandali e ladri. La nuova pavimentazione, realizzata da poco più di un anno con denaro pubblico, presenta piastrelle lesionate e sconnesse. Non vi è un piano degli ormeggi e l’amministratore dimostra di essere inidoneo a ricoprire l’incarico affidatogli.


- I lavori per la realizzazione del nuovo asfalto della strada che porta da largo San Giuseppe al Bosco Catalano, finanziata con un milione e ottocento mila euro di soldi pubblici, sono stati bloccati dopo un solo giorno di lavoro della ditta appaltatrice per grave difetto progettuale. 

- I lavori del lungomare di Roccella, costati ben tre milioni di euro di fondi europei del pnrr, ancora in parte non eseguiti, hanno compromesso le attività degli operatori balneari per il mancato rispetto dei termini di conclusione. Gli stessi sono caratterizzati da errori di progettazione in quanto non prevedono l’abbattimento delle barriere architettoniche. Sono stati realizzati con materiali scadenti che già risultano scheggiati e lesionati, posizionati senza fissaggio e senza stuccatura e disancorati dalle strutture laterali. Un disastro completato dalla messa in posa di asfalto senza adeguata rullatura.

Questi evidenti scempi, consumati sotto gli occhi di tutti, provano la totale incapacità amministrativa e l’assoluta inadeguatezza politica della cosiddetta “classe dirigente” che governa il paese in maniera autoritaria ed autoreferenziale, per cui è assolutamente necessario un cambio di direzione verso il buon senso, la democrazia e una nuova visione che metta al centro “le persone”, a partire da quelle più in difficoltà, e avviare un processo di cambiamento che possa assicurare al paese un futuro di crescita e sviluppo di cui possano beneficiare tutti i cittadini.

martedì 8 luglio 2025

LA SETE ATAVICA DELLE CONTRADE CONTINUA.

Il dearsernificatore impiantato al Bosco 
Catalano due anni fa spendendo un milione di
euro di soldi pubblici, e mai fatto funzionare
Non c'è pace per le diverse famiglie delle contrade roccellesi di via Città, Bosco Catalano, Manglaviti, Maria, Sant'Onofrio, Limosano, Caria, Prano, Judeo, Frisa, Cardillo, Agliocane, Bellomondo, Cufo', Caciotta, Randaconi, Calderone, Colla, Scursi e Gurnale che da due settimane hanno l'acqua razionata e portata nei propri serbatoi attraverso autobotte.

Una situazione non degna di un paese civile perché queste famiglie oltre al danno vivono sulla propria pelle anche la beffa.


Il danno perché da tredici anni sono costretti all’utilizzazione di acqua proveniente dalla sorgente Finocchio che presenta percentuali di arsenico superiori alla norma di legge e quindi non può essere usata per scopi alimentari; la beffa perché spesso l’erogazione dell’acqua viene interrotta per guasti alle tubature o per carenza alla sorgente senza che le diverse interruzioni vengano segnalate ai residenti delle contrade interessate con idonei e tempestivi avvisi.

I cittadini delle contrade, quindi, vengono tenuti all'oscuro del loro destino e sono costretti loro ad attivarsi per chiedere informazioni ai responsabili della Multiservizi o agli amministratori, che spesso non riescono neppure a contattare perché trovano i telefonini spenti o che squillano invano.

Gli “amministratori” non hanno mai voluto affrontare con interventi seri e risolutivi la situazione e, tutt’oggi, si continua ad operare sempre con interventi tampone e in emergenza destinata a continuare all’infinito, considerata la fragilità e le zone impervie in cui si trovano le condotte che dalla fonte Finocchio portano l'acqua nei serbatoi del nostro Comune.

Condizione che fa sprecare ingenti risorse finanziarie al Comune costretto a ricorrere a ditte esterne e a mettere in campo e a repentaglio l'incolumità di squadre di tecnici e operai della Multiservizi.

Questo problema poteva essere risolto nell'immediato, 13 anni fa, attraverso una "pompa autoclave" che avrebbe trasportato l'acqua della Sorical anche nelle Contrade, ma l'assessore di allora, oggi sindaco, disse che servivano centocinquantamila euro e che purtroppo il Comune non poteva spenderli!!!

Gli “amministratori”, scelsero di perseguire la via di un dearsenificatore che è costato ben un milione di euro di soldi pubblici, ma che, ad oggi, anche se completato, non è stato possibile mettere in funzione in quanto per rendere operativo il depuratore è necessario prima sostituire chilometri di tubature mal ridotte che, spesso, si rompono, e che comunque non possono reggere un aumento di pressione dell'acqua.

Una gestione del servizio idrico, quindi, fatta di scelte fallimentari che oggi sono la causa di questi gravi disagi che sono costretti ad affrontare gli abitanti delle contrade interessate che vengono trattati come cittadini di serie B! 

Siamo veramente di fronte ad amministratori irresponsabili, concentrati su progetti superflui per i quali si sperperano milioni di euro per la realizzazione di opere peggiorative dello stato di fatto preesistente, vedi facciata del Castello, scalinata di San Giuseppe, ecomostro nel cortile della scuola elementare, nuova pavimentazione del Porto delle Grazie, ecc. ed incapaci di realizzare progetti essenziali ed indispensabili per la comunità del paese (manto stradale, marciapiedi, rifacimento rete idrica comunale, ampliamento del cimitero, ecc).

Siamo solidali con le tante famiglie che abitano nelle frazioni interessate dal disagio idrico e ci batteremo, con tutte le nostre forze, affinché il problema possa essere affrontato e risolto in via definitiva, concentrando le richieste di finanziamento su interventi di utilità pubblica e sociale anziché su feste, sagre o su altri progetti che non portano a nessuna valorizzazione del paese o giovamento alla nostra Comunità.

venerdì 4 luglio 2025

PARABREZZA LESIONATO DELLA MOTOAPE DELLA DIFFERENZIATA. CONTINUEREMO A SEGNALARE FINO ALLA DENUNCIA

 Non è stato ancora riparato l'automezzo utilizzato per la raccolta differenziata con il parabrezza gravemente lesionato che potrebbe collassare da un momento all'altro con gravissime conseguenze sulle persone che sarebbero alla guida. 

Abbiamo fatto la prima segnalazione il 16 Febbraio; in ogni circostanza in Consiglio Comunale lo abbiamo ribadito. 

Andremo fino in fondo con le denunce se al più presto il parabrezza non verrà sostituito.




A seguire la segnalazione recapitata nel Febbraio scorso.





ROCCELLA IN COMUNE INVITA L'AMMINISTRAZIONE A TROVARE SOLUZIONI ALTERNATIVE PER IL RILASCIO DEL PASS DEI PARCHEGGI AI RESIDENTI

Stamattina abbiamo trasmesso, al Sindaco e a tutti i consiglieri di maggioranza, una lettera aperta in cui abbiamo dato delle indicazioni per facilitare i cittadini in difficoltà nella procedura telematica per il rilascio della vetrofonia per il parcheggio nell'area blu.

Ecco di seguito quanto riferito nella lettera.




mercoledì 2 luglio 2025

IL COMUNE NON SA RISCUOTERE E LASCIA LA TASSA RIFIUTI ALTISSIMA.

L'INTERVENTO DEL CAPOGRUPPO CLAUDIO BELCASTRO IN CONSIGLIO COMUNALE IL 25 GIUGNO 2025 IN OCCASIONE DELLA DISCUSSIONE DEL PIANO FINANZIARIO E DELLE TARIFFE TARI. 



GAZZETTA DEL SUD E L' ALTRAVOCE (IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA) SULLA STANGATA TARI A ROCCELLA


ARTICOLO PUBBLICATO DALLA GAZZETTA DEL SUD
MARTEDI 01 LUGLIO 2025


ARTICOLO PUBBLICATO SU L'ALTRAVOCE IL QUOTIDIANO DEL SUD
LUNEDI' 30 GIUGNO 2025


venerdì 27 giugno 2025

È IN ARRIVO IL NUOVO SALASSO DELLA TASSA RIFIUTI.


I consiglieri di “Roccella in Comune – prima le persone” nell’ultimo consiglio comunale hanno votato contro e si sono opposti fermamente al piano economico finanziario e alle tariffe della TARI conformati a quelli del 2024.

Confermare le tariffe e il piano finanziario tari del 2024 significa ribadire gli spropositati e assurdi aumenti applicati l'anno scorso, ossia del 22% rispetto al 2023 e, addirittura, del 45% rispetto al 2022.

Aumenti ingiustificati visto che l'alibi del rincaro del prezzo della Regione Calabria per il conferimento del rifiuto indifferenziato è senza fondamento. Perché, se aumento c'è stato, tutti i Comuni calabresi ne sono stati coinvolti, e nessun Comune ha fatto schizzare così tanto il piano finanziario. Aumenti minimi in qualche Comune, in altri addirittura ribassi, molti comuni con senso di responsabilità hanno coperto il minimo aumento dei costi della Regione con risorse del bilancio comunale, per non fare pesare le bollette sui cittadini.

Proprio in merito ai conferimenti alla Regione Calabria, il Comune di Roccella vive nel paradosso, poiché ha nei confronti dell’Ente Regione un cospicuo debito che dal 2016 ad oggi ammonta a 606 mila euro e, addirittura, il 16 settembre dello scorso anno il Consiglio Comunale è stato chiamato a deliberare per dilazionare 134 mila euro (di cui 6 mila euro di soli interessi) per i conferimenti dovuti alla Regione Calabria per gli anni 2016/2017. Cifre che i cittadini hanno già pagato con il tributo in quegli anni e che oggi gli stessi cittadini devono ripagare l’acconto dato di 60 mila euro, e, per i prossimi sei anni, con rate di 6 mila e 800 euro ogni sei mesi!!!

Questa morosità nei confronti della Regione ha fatto perdere al Comune un cospicuo finanziamento di 200 mila euro sempre della Regione Calabria da utilizzare per l’ampliamento del cimitero, ossia quello che è uno dei lavori pubblici più urgenti del nostro paese (se ne parla dal 2007) e che, purtroppo, non vedrà la luce per i prossimi anni.

Si pretende che i cittadini paghino tributi altissimi, fuori controllo e troppo gravosi, considerato il basso reddito medio delle famiglie e delle attività commerciali roccellesi, quando il Comune è il primo cattivo pagatore tanto da non onorare i debiti.

Ritornando al piano finanziario e alle tariffe del 2025 uniformate a quelle del 2024 c’è da dire che, da qualche giorno, è stato distribuito il calendario estivo della raccolta differenziata che, rispetto agli anni scorsi, è senza il giro di raccolta pomeridiano. Tre ritiri in meno che significano quattro turni di lavoro in meno per tre volte la settimana, ossia 4 operatori stagionali in meno (da 10 a 6), minore carburante per via della mancata circolazione dei mezzi nei turni pomeridiani. Se a questo ci aggiungiamo un minor conferimento del secco, considerato che la percentuale di differenziata ci dicono sia salita dall’anno scorso dal 69,5 al 73,5, è evidente che quest’anno ci sarà un forte risparmio che di certo non verrà tradotto a beneficio nelle bollette dei roccellesi.

Già dall’anno scorso abbiamo sollecitato il Comune ad attivarsi per il nuovo sistema di calcolo della TARIP (tariffa puntuale sui rifiuti), già adottato da molti Comuni in Italia ed anche in Calabria, che premia chi produce meno rifiuti, facendo pagare di meno a chi meglio differenzia.

I cittadini quindi si devono preparare a ricevere un nuovo salasso con le bollette che arriveranno a casa nei prossimi giorni. 

La Corte dei Conti ha riferito che a non pagare la TARI è il 47% delle utenze, noi pensiamo che questa percentuale sale se prendiamo in considerazione le attività commerciali molto sofferenti nel nostro paese. 

Siamo d’accordo nel recupero dell’evasione fiscale ma non nei termini e modi che l’amministrazione sta adottando, con le sanzioni e la mora che superano il tributo e che non consentiranno mai alle famiglie e ai commercianti di pagare.

Ci sono altre soluzioni più morbide per il recupero dei crediti per quelle famiglie e commercianti che non ce l’hanno fatta in passato, ed invitiamo ad adottarle per evitare anche il collasso dei conti del Comune oltre a quello delle famiglie roccellesi.

Infine è sotto gli occhi di tutti che la pulizia del paese lascia a desiderare. Il paese andrebbe pulito tutto l’anno e non soltanto per i mesi estivi, perché i cittadini meritano di vivere nel decoro urbano e non solo i turisti; quest’anno, più che mai, le vie del paese sono fin troppo sporche e trascurate, per non parlare delle periferie in cui la vegetazione copre marciapiedi e strada, oltre alle montagne di detriti, rifiuti e pezzi di eternit sparsi ai bordi delle strade nelle frazioni.

Crediamo sia necessario sollecitare anche gli organi superiori a trovare delle risorse per bonificare questi luoghi e successivamente adottare ogni sistema per fare in modo che gli scarichi di materiali pericolosi ed inerti non avvengano più. Sistemi sia di videosorveglianza e sanzioni ma anche creare le condizioni affinchè ogni rifiuto, di ogni genere, possa essere conferito regolarmente a norma di legge.

MIGRANTI, CIMITERO, SPORCIZIA E STRADE DISSESTATE...

La precaria accoglienza dei migranti in strutture inadeguate, il mancato ampliamento del cimitero, la sporcizia e il disastro delle strade cittadine e periferiche del paese, e tanto altro... Per chi vuole conoscere la verità dei fatti, per chi non tollera più il fumo negli occhi che gettano gli amministratori di Roccella, per chi ha voglia di mettersi in gioco e cambiare questo stato improduttivo e inconcludente di gestione del nostro paese...

LE FREGATURE DEL NUOVO PIANO STRUTTURALE

Con l'abbassamento delle stime di crescita demografica del nostro paese, da 21 mila residenti con il vecchio piano regolatore a 13 mila con il piano strutturale, tantissime persone che oggi hanno dei terreni potenzialmente edificabili e che per 40 anni stanno pagando le tasse (ICI e IMU) in quanto terreni edificabili, fra qualche mese, improvvisamente, si potranno trovare un terreno non più edificabile. A questo aggiungiamoci la volontà politica di valorizzare, e quindi rendere edificabili, dei terreni di "amici" degli amministratori situati sopra l'area portuale. Si sappia quindi, a questo punto, che i cittadini che saranno fregati saranno proprio tanti. Tutto questo avverrà con l'approvazione del piano strutturale generale che questa amministrazione vuole far passare in silenzio, nonostante la legge impone che le scelte dei piani strutturali di un comune debbono essere messe a conoscenza, condivise con i cittadini, i tecnici, gli imprenditori, ed aperti alle modifiche prima dell'approvazione in Consiglio Comunale. Di questo parla approfonditamente l'avv. Domenico Circosta ospite in un "60 News" di Telemia.