PER PASSARE DALLE APPARENZE AI FATTI CONCRETI
La canzone "Sogna, ragazzo, sogna" è un inno alla speranza, alla determinazione e alla capacità di realizzare i propri sogni. Le parole profonde e significative del testo, scritte dallo stesso Roberto Vecchioni, ispirano chiunque abbia un desiderio nel cuore a non smettere mai di credere in se stesso e a lottare per ciò che vuole raggiungere

Sogna, ragazzo, sogna, inno alla speranza, alla determinazione, alla capacità di realizzare i sogni

L' ALTERNATIVA CHE SARA'

L' ALTERNATIVA CHE SARA'


mercoledì 13 novembre 2024

VENERDI 15 NOVEMBRE CONVOCATO IL CONSIGLIO COMUNALE

Venerdì 15 Novembre alle ore 15,30 si terrà il 6° Consiglio Comunale della nuova legislatura Comunale con la presenza sui banchi dell'Assise dei 4 Consiglieri di "Roccella in Comune - Prima le persone" .

Nell'immagine sotto i 6 punti all'ordine del giorno.

Invitiamo i cittadini a partecipare. 

Chiunque voglia ulteriori informazioni i consiglieri sono disponibili al dialogo e a dare spiegazioni sugli atti in nostro possesso.




mercoledì 6 novembre 2024

FRAZIONE MARIA SENZ'ACQUA DA UN MESE. I RESIDENTI RIFORNITI CON L'AUTOBOTTE!

 


Gruppo consigliare 

“Roccella in Comune - Prima le persone”



LETTERA APERTA

AL SINDACO E ALLA SOCIETÀ MULTISERVIZI DI ROCCELLA JONICA IN MERITO ALLA MANCATA EROGAZIONE DELL'ACQUA IN CONTRADA MARIA 


Ancora una volta dobbiamo constatare che nel nostro Comune esistono roccellesi che per gli amministratori di maggioranza, Sindaco in testa, sono cittadini a cui i diritti vengono riconosciuti solo a parole, quando non addirittura negati.

Non più tardi di tre mesi fa denunciavamo anche a mezzo degli organi di stampa il razionamento dell’erogazione dell’acqua ai residenti delle contrade roccellesi, provvedimento adottato senza alcun idoneo preavviso e senza neanche curarsi di confrontarsi con i cittadini interessati che, nel pieno dell’estate, hanno dovuto fare i conti con questa dissennata decisione.

(Si richiama l’articolo del 30 luglio 2024 sulla Gazzetta del Sud ed il commento pubblicato sul sito di Roccella in Comune il 31 luglio 2024).

A distanza di tre mesi, dicevamo, gli abitanti della Contrada Maria, già penalizzati da oltre 12 anni a usare acqua contaminata da tracce di arsenico in percentuale superiore ai limiti consentiti per legge, si trovano nuovamente a dover organizzare le loro giornate in funzione dell’erogazione dell’acqua, anzi in funzione della NON erogazione visto che da oltre due settimane in quella zona della nostra cittadina i rubinetti sono a secco.

Ciò è dovuto, in base a quanto riferito ai residenti dai responsabili della Jonica Multiservizi , ad un guasto nelle condutture che adducono l’acqua alle abitazioni più a monte; guasto che potrà essere sistemato solo con nuovi pezzi che vengono acquisiti dall’Azienda che gestisce il servizio a spizzichi e bocconi prolungando i tempi di ripristino delle condutture stesse.

Facciamo rilevare che la Jonica Multiservizi è intervenuta solo dopo insistenti segnalazioni da parte delle famiglie interessate, a dimostrazione che non vi è alcun controllo sull’effettivo funzionamento delle strutture idriche del paese, lasciando tutto sulle spalle dei cittadini che, dotati di senso civico e, in questo caso, spinti dal bisogno, sono costretti a prendere l’iniziativa sopperendo alle carenze di chi invece ha la responsabilità della gestione di TUTTO il sistema idrico di Roccella.

E nel frattempo i residenti che sono senza acqua nelle loro abitazioni ci riferiscono che, solo su loro richiesta, è stata inviata un’autobotte a rifornire i serbatoi e solo su loro richieste successive l’autobotte viene di volta in volta inviata, anche con grande disappunto dell’autista del mezzo in considerazione delle pessime condizioni delle strade che deve percorrere per raggiungere le abitazioni.

Ora, riteniamo che un’azienda efficiente avrebbe dovuto attivarsi autonomamente, durante i lavori di ripristino delle condutture malfunzionanti, a rifornire di acqua le utenze servite da tali condutture visto che i residenti non hanno a disposizione fonti di rifornimento alternative e che, in considerazione del consumo medio delle famiglie, l’autobotte venisse inviata regolarmente e non una tantum.

Chi legge sicuramente si chiederà:ma il Sindaco è a conoscenza di questa grave situazione che interessa diverse famiglie composte anche da persone minorenni e anziani.

Ci auguriamo che i responsabili della Jonica Multiservizi l’abbiano messo al corrente perché i cittadini interessati che hanno provato a contattarlo per comunicargli il loro disagio, non hanno avuto risposta alle loro telefonate.

Che dire? Che avevamo ragione quando facevamo rilevare questa evidente trascuratezza dell’Amministrazione Comunale nei confronti delle periferie? 

E’ una magra consolazione, avremmo voluto avere torto e sapere che i nostri concittadini non debbano sentirsi offesi nella loro dignità perché manca loro l’acqua anche per lavarsi le mani e che li costringe a dire “meno male che avevamo dei serbatoi con acqua piovana che ci è servita per gli scarichi dei servizi igienici”!


Claudio Belcastro, Agnese Zajac, Ursino Vincenzo, Iervasi Nicola.

lunedì 7 ottobre 2024

LE MANI SULLA CITTA' 3

Il 23 settembre scorso, a distanza di oltre 40 anni dall’adozione dell’inutile ed inutilizzabile Piano Regolatore Generale (PRG) e dopo ben oltre 20 anni di disastrosa gestazione, è stata portata in Consiglio Comunale l’adozione del Piano Strutturale Comunale (PSC), scrivendo così  una ulteriore infelice pagina della drammatica vicenda urbanistica del Comune di Roccella Ionica.

L’inutilizzabile PRG, con le sue iperboliche e fantasiose previsioni di crescita della popolazione (20.000 abitanti) e le altrettanto generiche e fumose previsioni di edificabilità generale del territorio da Barruca a Canne, però soggetta alla preventiva adozione dei piani particolareggiati, aveva determinato, di fatto, l’inedificabilità di tutto il territorio comunale ed era servito semplicemente per taglieggiare i proprietari dei terreni costretti a pagare prima l’ICI e poi l’IMU come aree per una qualità edificabile che, di fatto, tali terreni non hanno mai avuto.

Il PSC, iniziato con la sciagurata scelta di associarsi al Comune di Nardodipace, che ne ha condizionato in modo devastante l’iter, si conclude, fuori tempo massimo, con la riduzione drastica della previsione di crescita della popolazione (13.000 abitanti) e della conseguente riduzione della volumetria edificabile, con grave danno per tutti i proprietari dei terreni già presenti nel PRG che hanno pagato per quaranta anni invano la relativa tassa e recentemente si sono visti anche rideterminare in rialzo il valore minimo (delibera della Giunta Comunale del 27/06/2023) e quindi aumentare spropositatamente la tassazione. Proprietari di terreni, quindi, che non hanno potuto essere utilizzati come suoli edificabili e tantomeno commercializzati, considerato che nessuno è stato disponibile a comprarli se non al valore di terreni agricoli. Non solo, il nuovo PSC ha potenziato la direttrice di sviluppo della zona Porto avvantaggiando i terreni siti sopra l’area portuale.

Per buona sostanza il PSC è solo un piano di indirizzo che non consente di costruire neanche nelle zone A e B proprio perché la progettazione è subordinata alla approvazione di piani e regolamenti. Anche gli interventi di recupero degli edifici dismessi sono impraticabili per l’inesistenza di spazi per i parcheggi.

In definitiva, il nuovo PSC, così come concepito, lascia al mero arbitrio dell’amministrazione il potere di fare edificare  e così tiene ancora in ostaggio i proprietari dei terreni.

Noi siamo coscienti della necessità di arrivare all’adozione del Piano Strutturale Comunale ma riteniamo che ben altro doveva essere il percorso, perché si doveva aprire una seria discussione nel merito ed ogni scelta doveva compiersi dopo aver sviluppato un ampio confronto, in primis con tutti i cittadini ed in particolare con quelli proprietari di terreni delle aree interessate, ma anche con le categorie professionali quali Ingegneri, Architetti, Geometri, Imprenditori del settore e con le organizzazioni sociali.

La gestione del territorio, che è il più importante tra i compiti istituzionali demandato all’ente locale e che mette in gioco interessi economici e sociali rilevanti, non può essere determinata nel chiuso delle stanze “istituzionali”, siano esse “tecniche” o “politiche” ma deve essere il frutto della massima partecipazione democratica. 


Il manifesto affisso sulle bacheche pubbliche del paese:



martedì 24 settembre 2024

L'INTERVENTO DEL CAPOGRUPPO CLAUDIO BELCASTRO IN CONSIGLIO COMUNALE SULL'ADOZIONE DEL PIANO STRUTTURALE.

Consiglio Comunale del 23 Settembre 2024 con punto all'ordine del giorno "Adozione del piano strutturale comunale associato".




Signor Sindaco, Signori Consiglieri,

La gestione del territorio è il compito istituzionale più importante che compete ad un ente locale come il comune, ed è proprio sulla capacità di governo del territorio, quindi, che va misurata e valutata la capacità e la qualità amministrativa di una classe dirigente.


Invero, è proprio sul tema della problematica urbanistica che si è consumato, invece, il più grande fallimento politico - amministrativo delle cosiddette classi dirigenti che hanno amministrato il paese non solo nell’ultimo ventennio ma anche in quello precedente. 


Ben quaranta anni orsono fu approvato il PIANO REGOLATORE GENERALE redatto dall’Ingegnere Vaccari, ovviamente sulla base delle indicazioni politiche date dagli amministratori del tempo.


Il predetto piano regolatore generale prevedeva una estensione di terreni edificabili da c.da Barruca a c.da Canne passando per il Bosco Catalano.


Infatti, prevedeva oltre alle diverse zone B - zone di completamento e recupero - immediatamente adiacenti al centro abitato - le zone C, cioè zone di espansione e poi ben 10 zone T turistiche e zone SP servizi privati.


Il piano aveva una estensione di zone edificabili assolutamente fuori misura, per giustificare la quale era stata fatta una previsione della crescita della popolazione su base ventennale fino, addirittura, a 20.000 unità. Preciso che all’epoca la popolazione residente nel comune di Roccella Ionica era all’incirca intorno ai settemila abitanti.

Si era, quindi, prefigurata una crescita della popolazione fino al triplo di quella all’epoca esistente.


E’ del tutto evidente che dopo non venti anni, ma addirittura 40 anni, quella previsione di crescita della popolazione si è rivelata, per come già ampiamente prevedibile, totalmente assurda sicchè a distanza di quaranta anni si e’ dovuto prendere atto della sua assoluta insensatezza e ridimensionare la previsione entro il limite ritenuto più accettabile di 13.000 unità, cioè la metà dell’incremento di popolazione previsto in sede originaria.


Inoltre, tutto il piano regolatore era soggetto alla previa redazione ed adozione di piani particolareggiati, originariamente previsti persino nelle zone B, per cui era praticamente un piano del tutto inattuabile e senza nessuna efficacia pratica.


Era, pertanto, del tutto evidente che lo strumento Piano Regolatore Generale approvato non era altro che “fumo negli occhi” sparso a piene mani  nei confronti dei piccoli proprietari, con il quale dietro una generica previsione di rendere edificabili tutti i terreni che circondavano il centro abitato, evitando di scendere nei particolari per non suscitare scontenti ed ostilità, si faceva un’operazione di paternalismo clientelare tesa  a suscitare un generico consenso, il tutto nel quadro di iperboliche e quanto mai fantasiose curve di incremento della popolazione residente nettamente in contrasto con la tendenza al ribasso mostrata dalla realtà negli ultimi anni.


Solo nel 1996 una amministrazione della quale non faceva parte nessuno della famiglia ZITO ha adottato una variante al piano che consentiva il rilascio della concessione edilizia diretta, cioè senza piano particolareggiato, nelle zone B1, B2 E B3, zone di completamento dove esistevano già le opere di urbanizzazione e successivamente, nel 1997, sempre la stessa amministrazione ha adottato il primo ed unico piano particolareggiato approvato, cioè il PIANO SPIAGGIA.


Nei primi anni 2000 è iniziato l’iter di un’altra annosa vicenda urbanistica che tuttora riguarda il nostro comune, cioè quella del piano strutturale comunale ffidato la cui progettazione è stata a suo tempo affidata al Prof. Giuseppe Imbesi.


Guarda caso quello stesso Professore di Urbanistica che, invece, non fu ascoltato quando nel corso di un convegno di studi disse che l’area scelta per la realizzazione dell’Auditorium Comunale era inidonea e che la scelta di quell’area inidonea urbanisticamente avrebbe determinato anche dei gravi limiti nella progettazione della stessa struttura.


Nell’avviare l’iter del Piano strutturale, gli amministratori del tempo, tra i quali c’era l’attuale sindaco Vittorio Zito, hanno compiuto però una scelta sciagurata che poi si è rivelata fallimentare, cioè quella di consorziarsi  per la sua realizzazione con il comune di Nardodipace.


Questa scelta fu fatta per sfruttare la possibilità di accedere a finanziamenti che venivano dati ai comuni che si consorziavano.


Avremmo dovuto, invece, consorziarci con comuni a noi vicini che presentavano caratteristiche del territorio simili a quelle del nostro, come ad esempio il comune di Caulonia che condivide con noi lo stesso litorale ed il cui territorio confina con il porto, ed avremmo ottenuto anche per questa via i finanziamenti pubblici per i comuni consorziati. 


La sciagurata scelta di consorziarsi con Nardodipace ha mostrato la sua totale ed assoluta inadeguatezza anche per le problematiche sorte al comune di Nardodipace, comune che ad un certo punto della sua vicenda amministrativa è stato, addirittura, sciolto per infiltrazioni della criminalità organizzata. Ma non solo per questo, anche perché il comune di Nardodipace appartiene ad altra provincia e, quindi, le conferenze dei servizi necessarie per la progettazione del piano strutturale dovevano essere fatte con enti ed istituzioni diverse da quelli della provincia di Reggio Calabria.


Dieci anni fa circa è avvenuto uno dei passaggi dell’iter del Piano, cioè l’adozione del Piano e pertanto si è verificato il passaggio delle aree T, cioè turistiche  ed SP, cioè servizi privati, a cosiddette zone bianche cioè zone sulle quali l’indice di edificabilità era di 0,03 mc su mq con lotto minimo a 10.000 metri.

La possibilità di edificazione, quindi, residuava solo sulle zone B e C.


Da allora ad oggi nulla è cambiato.

Le amministrazioni comunali che si sono succedute negli ultimi anni hanno anche escluso la possibilità di utilizzare il cd piano casa che consentiva aumenti di piccole cubature per servizi in un quadro di miglioramento abitativo, peraltro interventi per i quali era necessario il permesso a costruire, praticamente in tutto il centro abitato dal Viale degli Ulivi alla zona Cavone.


Occorre, a questo punto, fare una serie di riflessioni sul merito della proposta di Piano.


E’ del tutto evidente che l’abbassamento della previsioni di crescita della popolazione ha determinato una correlativa diminuzione delle superfici edificabili.


Diminuzione alla quale ha, altresì, contribuito la sommatoria al calcolo delle superfici edificate di quelle cubature che nel corso di tutti questi anni sono state realizzate illegittimamente, ovvero abusivamente.


Quindi è diminuita in maniera significativa la possibilità edificatoria con penalizzazione dei soggetti che non hanno intrapreso nel corso del tempo iniziative edificatorie in assenza di concessione edilizia o permesso di costruire incrementando il fenomeno dell’abusivismo edilizio.

Non solo, nel frattempo e’ stata anche modificata la direttrice di sviluppo sottesa al piano - mentre nel PIANO REGOLATORE GENERALE la direttrice di sviluppo era indirizzata verso la ZONA LACCHI nel nuovo piano strutturale la direttrice di sviluppo è indirizzata verso la ZONA PORTO.


Nello specifico diventano terreni di particolare pregio sotto il profilo dell’edificazione alcuni terreni situati immediatamente sopra l’area portuale.


Orbene, è necessario considerare che in tutti questi anni i proprietari dei terreni che risultavano edificabili secondo il vecchio piano hanno pagato prima l’ICI – IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI e poi L’IMU – IMPOSTA MUNICIPALE UNICA - sulla base della destinazione urbanistica dei predetti terreni e quindi come aree edificabili.


Infatti, dopo l’approvazione del piano regolatore generale è cominciata, una vera e propria opera di “taglieggiamento” ai danni dei proprietari di quei suoli che si sono visti costretti a pagare in tutti questi anni le imposte su quegli immobili in misura che prendeva in considerazione una qualificazione edificatoria dei terreni di fatto inesistente. 


L’opera di taglieggiamento è stata continuata anche da questa amministrazione comunale. Infatti, alcuni mesi fa, sono pervenute ai cittadini proprietari di terreni delle lettere da parte dell’amministrazione comunale con le quali si comunicava che “con deliberazione del  27/06/2023 la Giunta Comunale al fine di regolamentare la propria azione di controllo ha determinato i valori minimi di riferimento delle aree edificabili.”.


Ebbene, le cosiddette aree edificabili in questione, di cui sono stati rideterminati i valori minimi, non sono altro che i terreni ricompresi nel PRG sui quali di fatto in tutti questi anni e tutt’oggi  non è stato e non è possibile svolgere alcuna attività edificatoria. Terreni, quindi, che non hanno potuto essere utilizzati quali aree edificabili e tanto meno commercializzati come tali, considerato che nessuno è stato disponibile a comprarli se non al valore di terreni agricoli, terreni che continuano pervicacemente ad essere tassati quali aree edificabili. 


Un inasprimento della tassazione, pertanto, che non solo non trova alcuna giustificazione, ma anzi protrae ed addirittura aggrava una condizione di assoluta ingiustizia e di vessazione nei confronti di questi cittadini, che anziché essere ulteriormente oppressi con questa tassazione iniqua ed  intollerabile dovrebbero, invece, essere risarciti per aver versato per decenni tasse su presupposti impositivi di fatto inesistenti.    


Tutto ciò non fa altro che confermare, ove mai ce ne fosse bisogno, quanto lontani siano  dalla realtà gli attuali amministratori di questo paese, che anziché prodigarsi per alleviare le condizioni di sofferenza dei cittadini, si adoperano, invece, ad utilizzare i cittadini come bancomat, alimentando per questa via un clima di sfiducia, di disaffezione e di distacco nei confronti delle istituzioni. 


Ebbene, proprio in considerazione della circostanza che oggi la possibilità edificatoria di detti terreni è diminuita, o addirittura risulta di fatto inesistente, si è verificata una penalizzazione di detti terreni.


Noi siamo coscienti della necessità di chiudere al più presto l’iter amministrativo che di fatto ha bloccato tutte le iniziative sul territorio. Per cui, pur riconoscendo l’errore strategico di aver pensato al Piano Strutturale Associato con Nardodipace che, per storia, cultura, collocazione geografica e situazione politica è ai nostri antipodi, riteniamo che non sia possibile rimandare a tempi biblici l’approvazione definitiva del nuovo strumento urbanistico. 


Vogliamo, però, che si apra finalmente una seria discussione nel merito. 


Le scelte, comunque, dovranno essere compiute dopo aver sviluppato un ampio confronto, in primis con tutti i cittadini ed in particolare con quelli proprietari di terreni delle aree interessate, ma anche  con le  categorie professionali interessate, Ingegneri , Architetti, Geometri, Imprenditori del settore e le organizzazioni sociali.


Sicuramente dovranno essere effettuate scelte in modo da proporre un sistema urbano coerente e flessibile. 


Non è  pensabile chiudere il paese a riccio intorno a culture conservative che, di fatto, deprimono l’attività edilizia e peggiorano la creazione di posti di lavoro. 


Le predette scelte, al fine di non penalizzare quanti in questi anni fidando sulle previsioni del PRG hanno fatto investimenti e non danneggiare quanti sono stati costretti a pagare le imposte nella misura prevista per i terreni  edificabili, dovranno essere in armonia con il vecchio PRG secondo le direttrici di sviluppo urbano già da tempo individuate e sulle base delle  quali i cittadini hanno compiuto scelte esistenziali. 


La gestione del territorio, che è il più importante tra i compiti istituzionali demandato all’ente locale e che mette in gioco interessi economici e sociali rilevanti, non può essere determinata nel chiuso delle stanze “istituzionali”, siano esse “tecniche” o “politiche” ma deve essere il frutto della massima partecipazione democratica.


          Il Capogruppo del gruppo “Roccella in Comune – Prima le Persone” 

                      Claudio Belcastro

sabato 21 settembre 2024

LUNEDÌ 23 SETTEMBRE CONSIGLIO COMUNALE PER L'ADOZIONE DEL PIANO STRUTTURALE COMUNALE.

Lunedì 23 Settembre alle ore 17,00 si terrà un'importante consiglio comunale. 

Dopo oltre 40 anni di stallo, prima con il piano regolatore e poi con il piano strutturale, annunciato ma mai approvato, domani si porta in consiglio comunale l'adozione del piano strutturale comunale associato a quello del Comune di Nardodipace (VV). 

Sarà il primo passaggio di questo atto che nei prossimi giorni, dopo la pubblicazione al BUR, sarà messo al vaglio di cittadini, associazioni, professionisti, per osservazioni, suggerimenti, aggiunte, modifiche.

Invitiamo tutti i cittadini a partecipare di presenza o ad assistere al Consiglio attraverso l'emittente Telemia che lo trasmetterà in diretta sul canale 13.




venerdì 30 agosto 2024

NOMINATI I NOSTRI CONSIGLIERI COMUNALI IN SENO ALLE COMMISSIONI CONSILIARI


Le tre commissioni consiliari sono dei gruppi di lavoro formati da 2 consiglieri di maggioranza e uno di minoranza che svolgono una funzione consuntiva e preparatoria degli atti che vengono portati in consiglio comunale. 

Negli anni scorsi, con questa gestione amministrativa, le commissioni non hanno mai funzionato, sono state convocate pochissime volte. Speriamo di farle funzionare in questa legislatura.

Le commissioni istituite sono le seguenti:


1) commissione per i problemi istituzionali e per le politiche culturali. Il consigliere di "Roccella in Comune - Prima le persone" che rappresenterà in questa commissione sarà  Vincenzo Ursino; della maggioranza saranno Serena Misiti e Elena Bova;



2) commissione per l'assetto del territorio ed urbanistica: il nostro consigliere sarà Claudio Belcastro; Elena Bova e Fausto Certomà per la maggioranza;



3) commissione sviluppo economico, programmazione e politiche sociale: Nicola Iervasi rappresenterà Roccella in Comune, mentre Certomà e Misiti saranno per l'amministrazione.


Nel corso delle riunioni delle commissioni potranno intervenire il sindaco, gli assessori e i tecnici comunali.


Approvazione delle commissioni nel consiglio comunale del 16 settembre 2024.

giovedì 22 agosto 2024

LE MANI NELLE TASCHE DEI CITTADINI



A circa trenta giorni dal suo secondo insediamento la votatissima amministrazione Zito Vittorio, nel Consiglio Comunale del 18 luglio, ha continuato, con serena spensieratezza, a mettere ancora le mani nelle tasche dei cittadini aumentando spropositatamente la tassa rifiuti di ben il 22%  rispetto all’anno 2023 e addirittura del 45% rispetto all’anno 2022.

Questo è, dunque, il premio che l’amministrazione ha elargito ai cittadini roccellesi per ringraziarli della rinnovata fiducia data all’amministrazione uscente.

Il termine per l’approvazione del piano finanziario della Tari era fissato dalla normativa nel 30 aprile, ma  l’amministrazione “intenzionalmente” non vi ha provveduto temendo una possibile ripercussione nelle vicine elezioni, ponendo in essere un “raggiro” ai danni degli ignari cittadini che solo in questi giorni, dal recapito delle bollette contenenti gli esorbitanti aumenti, si sono avveduti della “beffa elettorale” perpetrata ai loro danni.

Questi aumenti, che costituiscono un vero e proprio salasso per le famiglie e per le attività produttive roccellesi, non trovano alcuna reale giustificazione.

Infatti, è sotto gli occhi di tutti che in questi ultimi anni il servizio è decisamente peggiorato: a fronte di un deciso aumento della quota parte del personale stagionale, che più che incidere sulla qualità della pulizia del paese serve a creare bacini di voto clientelare per questa amministrazione, il paese, nelle sue periferie, è sporco e abbandonato, oltre ad avere le strade tutte dissestate; le contrade sono discariche a cielo aperto con cumuli di materiali di risulta e bustoni abbandonati di spazzatura, non sempre per inciviltà delle persone ma per incuria dell'amministrazione; i mezzi, con cui viene svolta la raccolta, sono privi di adeguata manutenzione e girano per le strade del paese in condizioni pessime; la disinfestazione è fatta a macchia di leopardo e il paese è pieno di insetti e topi; la multiservizi è priva di nuovi mastelli e, di conseguenza, i rifiuti vengono depositati dai cittadini in maniera inadeguata.

Nessun nuovo servizio aggiuntivo è stato adottato, tant'è che dai dati di Legambiente risulta che Roccella è scesa nella raccolta dei rifiuti differenziati sotto il 70% e non è mai riuscita ad essere "comune a rifiuti free" cioè capace di sensibilizzare le persone a produrre meno indifferenziato!!!

Inoltre, nessuna iniziativa è stata adottata dall’amministrazione in ordine al risparmio sul compostaggio attraverso un migliore stoccaggio, soprattutto relativamente all'umido con l'adozione di impianti di biogas o compostaggio domestico o di quartiere.

Solo l’incapacità dell’amministrazione Zito Vittorio di razionalizzare i costi ed eliminare gli sprechi ha determinato gli irragionevoli aumenti della Tari che a questo punto, per la sua cifra esorbitante, è divenuta un tributo insostenibile per le famiglie e le attività produttive roccellesi.

Questi amministratori, come purtroppo ormai ampiamente dimostrato, sono solerti solo a mettere le mani nelle tasche dei cittadini roccellesi ad ogni piè sospinto, ma sono totalmente incapaci di promuovere processi di sviluppo per la crescita del paese ed il benessere della intera Comunità.

lunedì 12 agosto 2024

ACQUA SOSPESA SENZA PREAVVISO.

Dopo il razionamento idrico nelle contrade roccellesi gia da oltre un mese, con diverse famiglie che devono sopportare l'assenza di acqua a giorni alterni, ora il disservizio è arrivato ad interessare tutto il paese.


Da qualche giorno, infatti, l'acqua, in tutte le case dei roccellesi, arriva a singhiozzo, con pochissima pressione e, spesso anche sporca.


Abbiamo letto oggi, attraverso i social di alcuni amministratori, l'invito rivolto ai cittadini alla parsimonia dell'utilizzo dell’acqua, annunciano che “si sta lavorando per garantire a tutta la popolazione la fornitura continua di acqua”. 


Questo purtroppo non si sta verificando, anzi sta avvenendo il contrario, con tutta la popolazione senza la fornitura continua!


Possiamo anche comprendere che, così come in molti altri comuni, ci possono essere dei disservizi a causa della siccità di questi mesi, ma la cosa che non capiamo, né giustifichiamo, è la mancanza di una corretta informazione, così come avviene negli altri paesi. 


L'acqua viene tagliata dai rubinetti delle nostre case senza nessun preavviso, senza quindi la possibilità per le famiglie di farne provvista nei momenti “di secca”.


Né la Multiservizi né il Comune si preoccupano di diffondere un comunicato per informare delle ore in cui l'acqua viene chiusa, e tutto ciò causa un doppio disservizio poiché i cittadini e i turisti, oltre a non poter provvedere ai loro bisogni alimentari e igienici, non possono neanche adeguarsi per prevenire il disservizio.


Come al solito a Roccella tutto avviene in maniera sommaria, superficiale, senza una dovuta pianificazione e senza nessun riguardo delle esigenze dei cittadini.


Invitiamo l'amministratore comunale, in caso di prossime chiusure del servizio idrico, di avvertire per tempo la cittadinanza attraverso i social o altri canali mediatici, in maniera tale che il disagio possa essere limitato dai cittadini attraverso l'approvvigionamento di riserve.


Articolo su Telemia; https://www.telemia.it/roccella-jonica-razionamento-idrico-esteso-a-tutto-il-paese-critiche-dalla-minoranza-consiliare-per-la-mancanza-di-informazione/)


MIGRANTI, CIMITERO, SPORCIZIA E STRADE DISSESTATE...

La precaria accoglienza dei migranti in strutture inadeguate, il mancato ampliamento del cimitero, la sporcizia e il disastro delle strade cittadine e periferiche del paese, e tanto altro... Per chi vuole conoscere la verità dei fatti, per chi non tollera più il fumo negli occhi che gettano gli amministratori di Roccella, per chi ha voglia di mettersi in gioco e cambiare questo stato improduttivo e inconcludente di gestione del nostro paese...

LE FREGATURE DEL NUOVO PIANO STRUTTURALE

Con l'abbassamento delle stime di crescita demografica del nostro paese, da 21 mila residenti con il vecchio piano regolatore a 13 mila con il piano strutturale, tantissime persone che oggi hanno dei terreni potenzialmente edificabili e che per 40 anni stanno pagando le tasse (ICI e IMU) in quanto terreni edificabili, fra qualche mese, improvvisamente, si potranno trovare un terreno non più edificabile. A questo aggiungiamoci la volontà politica di valorizzare, e quindi rendere edificabili, dei terreni di "amici" degli amministratori situati sopra l'area portuale. Si sappia quindi, a questo punto, che i cittadini che saranno fregati saranno proprio tanti. Tutto questo avverrà con l'approvazione del piano strutturale generale che questa amministrazione vuole far passare in silenzio, nonostante la legge impone che le scelte dei piani strutturali di un comune debbono essere messe a conoscenza, condivise con i cittadini, i tecnici, gli imprenditori, ed aperti alle modifiche prima dell'approvazione in Consiglio Comunale. Di questo parla approfonditamente l'avv. Domenico Circosta ospite in un "60 News" di Telemia.