Il nostro movimento chiede che anche i consiglieri di opposizione siano ufficialmente invitati alle celebrazioni del 4 novembre, 25 aprile e 2 giugno.
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| Cerimonia delle Forze Armate promossa domenica 9 anziché il 4 Novembre. |
Il gruppo consiliare “Roccella in Comune – Prima le Persone” esprime rammarico per il modo in cui l’Amministrazione Comunale ha gestito la ricorrenza dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, che non è stata né adeguatamente promossa né comunicata ai cittadini.
Non solo non è stato pubblicato alcun comunicato stampa o avviso sul sito istituzionale del Comune ma la cerimonia è stata celebrata il 9 novembre, e non nel giorno ufficiale del 4 novembre, come avviene in tutti i Comuni d’Italia.”
Questa scelta dimostra una mancanza di sensibilità istituzionale verso una ricorrenza che ha un valore nazionale e che dovrebbe essere organizzata e comunicata con la massima trasparenza e partecipazione civica.
Le cerimonie come il 4 novembre, il 25 aprile o il 2 giugno, non appartengono a nessuna parte politica ma rappresentano momenti solenni di unità civica e di memoria condivisa.
Tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, devono essere messi nelle condizioni di partecipare, perché rappresentano insieme l’intera comunità roccellese.
Il nostro gruppo ricorda inoltre che, secondo gli articoli 50 e 54 del D.Lgs. 267/2000 (TUEL) e i principi di imparzialità e buon andamento previsti dall’articolo 97 della Costituzione, il Sindaco, in quanto rappresentante dello Stato e dell’Ente, ha il dovere di garantire la corretta partecipazione istituzionale di tutti gli organi elettivi.
Escludere o dimenticare l’opposizione in occasioni di questo tipo non è soltanto una mancanza di cortesia, ma un gesto che indebolisce il senso stesso delle istituzioni locali. Le ricorrenze civili devono unire la comunità, non dividerla.
Concludiamo riaffermando la nostra disponibilità a partecipare con rispetto e spirito di servizio a ogni cerimonia di valore civile e patriottico, nella convinzione che la memoria, la libertà e la pace siano beni comuni che appartengono a tutti i cittadini.
Abbiamo inviato la segnalazione al sindaco, al presidente del Consiglio Comunale e per conoscenza al Prefetto di Reggio Calabria.

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